Aziende in formazione. Arriva il Decreto attuativo relativo al credito d’imposta formazione 4.0

Aziende in formazione. Arriva il Decreto attuativo relativo al credito d’imposta formazione 4.0

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Mai come nei prossimi mesi sarà tempo speso davvero bene quello delle aziende che intendono impegnare i dipendenti in attività formative.

Non solo perché la formazione è indispensabile nell’ottica di far crescere in competenze il proprio personale e di conseguenza la propria azienda, ma perché importanti agevolazioni fiscali sono previste grazie al credito d’imposta formazione 4.0 nel pacchetto della Legge di Bilancio 2018 e di cui a breve è atteso anche il Decreto attuativo.

In particolare si tratta di un importante sostegno per le imprese che nel 2018 investiranno nella formazione dei propri dipendenti nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

 

CHI POTRÀ BENEFICIARNE?

Per tutte le imprese che effettuano spese in attività di formazione nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017, l’articolo 1 comma 46 della Legge di Bilancio 2018 prevede che venga attribuito un credito d’imposta nella misura del 40 per cento delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente per l’arco di tempo in cui sarà occupato in attività di formazione.

 

FORMAZIONE 4.0

Potranno usufruire del credito d’imposta solo le attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Industria 4.0, di seguito elencate:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva;
  • internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali, applicate negli ambiti elencati nell’allegato A.

 

AMBITI DI APPLICAZIONE

Le attività formative dovranno essere pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali e dovranno riguardare i seguenti ambiti:

– vendita e marketing;

– informatica e tecniche;

– tecnologie di produzione.

Per ognuna di queste 3 categorie, nell’Allegato A della legge di Bilancio 2018 vengono elencati i settori (ben 106 voci) nei quali svolgere la formazione. Il link in merito all’allegato A è riportato di seguito:

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/12/29/17G00222/sg

 

MISURA DELL’AGEVOLAZIONE

Il credito d’imposta compete nella misura del 40% del costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui sarà occupato nelle attività formative agevolabili e sarà riconosciuto fino a un importo massimo annuale di 300.000 euro per ciascun beneficiario.

Stando alla disposizione normativa, pertanto, la base di calcolo del credito di imposta è il costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui sarà occupato nelle attività formative agevolabili e non il costo del corso di formazione.

Il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi saranno sostenuti. Per i soggetti “solari”, quindi, per i costi sostenuti nel 2018, il credito di imposta potrà essere compensato a partire dal 2019.

 

CERTIFICAZIONE DEI COSTI

 Al fine di beneficiare del credito d’imposta, la norma impone che i costi sostenuti siano certificati dal soggetto incaricato della revisione legale o da un professionista iscritto nel registro dei revisori legali (tale certificazione dovrà essere allegata al bilancio).

Le imprese non soggette a revisione e prive di collegio sindacale dovranno comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale o di una società di revisione.  In tal caso, il revisore legale (o il professionista responsabile della revisione legale) è tenuto a osservare i principi di indipendenza previsti dalla disciplina di settore. Per queste imprese, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile saranno ammissibili al credito d’imposta entro il limite massimo di 5.000 euro.

 

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